Io sono Misia (l'ape regina dei geni)

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IO SONO MISIA

Dopo il successo di Malamore, col quale si aggiudica il Premio Flaiano, Lucrezia Lante della Rovere continua a dare voce a straordinari profili di Donne della nostra cultura, conducendoci questa volta nell’universo di memorie e confidenze della fascinosa personalità di Misia Sert. Ritratto vivido di una levatrice dell’arte, amica influente dei grandi protagonisti della belle epoque parigina, tra cui Stravinsky, Diaghilev, Nijinsky, Debussy, Toulouse Lautrec, Picasso, Ravel, Cocteau e molti altri, dei quali Misia non poteva fare a meno.

Io non partorisco. Io-Faccio-Partorire. Gli uomini hanno bisogno di una sfinge, per partorire… la bellezza con i miei occhi color malva, ho visto ora dopo ora, Pablo Ruiz trasformarsi nel mostro-Picasso. Debussy disteso sui miei divani, sognare il sesso del fauno. Stravinsky incendiarsi nella Sagra di Primavera. Ravel ricamare musica per dispetto di Satie. Il carnefice di ballerini Diaghilev, il Domatore di Nijinsky, far impazzire quel dio della danza. E Proust, scrivere ogni parola… Fino a mettermi nella seconda riga, della prima pagina, della Recherche…